Torbole, 23-25 Aprile
Torbole è una garanzia
Avevo prenotato la settimana prima senza quindi valutare il meteo per Torbole e quando venerdì sera, dopo aver fatto una bella uscita a Cremia, ho dato un’ultima occhiata alle previsioni su MeteoTrentino e sul CentroMeteoLombardo, ho avuto un momento di sconforto: pioggia sabato e domenica sul Garda con venticello da nord, con sola qualche speranza per un po’ di Ora lunedì 25. E oltre al danno la beffa: prevista invece una bordata di Nord sul nostro Lago di Como. Grunt!
Non i restava che concentrarmi su altre “feature” offerte dalla nota località gardesana, a cominciare dal soggiorno all’Hotel Torbole che per me, Alda e Matteo, ha sempre avuto un fascino particolare, giustificatissimo dalla amichevole ospitalità del loro team, dalla colazione che da sola ti ripaga la scelta rispetto ad altre soluzioni, dalla posizione invidiabile…
Oltre a questo ho, ovviamente, messo nel van anche il mio JP CruiseAir WindSup 11.4 per avere comunque qualche attività sportiva da praticare nei primi due giorni. Ma ho fatto un errore base: ho pensato a cosa fare in caso di assenza di vento ma non ho considerato l’ipotesi troppo vento, e quindi ho portato solo le 2 vele Neil Pryde grandi, la 5.5 e la 6.5…
Sabato mattina, facciamo la solita passeggiata tra i negozi. Malgrado le previsioni di pioggia per due giorni, non piove e c’è addirittura un timido sole che riscalda molto. Non guardo molto il vento, visto che il leggero nord previsto (e già presente) non lascia certo stare ottimisti. Prendo un caffè con Claudio Chiaves e poi torno al residence. Ad un certo punto il nord cala e l’Ora, seppur leggera, riesce a far breccia fino a Torbole. Armo subito il mio JP FreestyleWave 112 con la Fusion 6.5 ed entro. Bolino un po’ per evitare i campi di regata della Coppa Italia RSX/Techno e mi piazzo sopra al Conca. Finalmente il vento inizia a permettermi di planare e inizio a divertirmi, anche perché in acqua col windsurf, a parte i giovani regatanti) siamo appena in 6!!! Sarà colpa delle previsioni meteo pessime, diffuse nei giorni precedenti. Faccio poco più di un’ora in acqua e sono troppo contento per questo inatteso regalo. Mi godo la cena con Alda e Matteo al nostro solito “Sottovento”.
Domenica doveva essere nuovamente brutto ma come per il giorno precedente, della pioggia neanche l’ombra (per la cronaca il giorno prima ha fatto solo qualche goccia alle 21). Il vento da nord continua ad infastidire l’Ora e quindi approfitto, ad ora di pranzo, per lavorare un po’, mentre dalla finestra vedo che i ragazzi della Techno ci danno dentro col le heat (qualcuno comunque plana). Sono concentrato sul mio lavoro, quando per caso butto un occhio fuori dalla finestra. La mia camera 303 ha la vista fronte lago e quello che vedo mi toglie un attimo il respiro: la curva delle vele punta verso Torbole, il vento è girato da Sud, sta entrando l’Ora; leggera ma sta entrando. Scendo subito ad armare nuovamente il mio FSW 112 con la 6.5 Fusion e mi butto in acqua. Si plana alla grande. Anche stavolta non siamo in acqua più di una decina. Il cielo è più grigio del giorno prima e a Sud del lago si vede un nero da paura. Dopo poco più di un’ora sono costretto a riguadagnare la riva, il vento è diventato troppo forte. Così tanto forte che ho difficolta a disarmare e mi rendo conto che nemmeno la 5.5 nel van è ormai adatta a permettermi di tornar in acqua e la Atlas 4.7 è rimasta a Como. Come potevo mai pensare di averne bisogno per l’Ora? Non mi resta che rivestirmi e mettermi in riva a fare foto agli altri. Non sono triste per non poter essere in acqua con gli altri, in fondo sono andato due giorni in acqua quando invece le previsioni mi facevano pensare di non aver alcuna chance di mettere la pinnetta in acqua. I local mi spiegano che è la Vinessa, e si manifesta quando si incanalano insieme la Bora dall’Adriatico e il Mistral che risale dal Tirreno. Un po’ quello che succede con la Bora sul Lago di Como. Solo che qui i nodi superano i 30! Il vento continua senza sosta fino alle 21, tanto che anche il mio amico Claudio, che dopo pranzo se ne era andato a dormire, pensando di aver perso ogni speranza di entrare in acqua, è riuscito a farsi un’oretta verso le 18.30. Forse un rimpianto ce l’ho… verso le 18 probabilmente avrei potuto riaffrontare il vento ormai leggermente calato di intensità, ma ormai la pigrizia avevea avuto il sopravvento!
Lunedì le previsioni erano finalmente di sole e Ora buona e così è stato e così ho piazzato la terza uscita consecutiva al Garda, 4 se considero anche l’uscita del venerdì sul Lago di Como.
La vista dalla mia 303, il lunedì mattina…
E adesso godetevi le foto fatte…