Freetest Neil Pryde RS:Racing EVO8 2016
Della serie “versione completa dell’assaggio”… beccatevi il freetest della Neil Pryde RS:Racing EVO8 2016 dell’amico Dario Mocchi, già proposto in versione light sul numero 4/2016 di Wind News (giugno/luglio).
La novità race 2016 mantiene le qualità della precedente versione EVO7 alla quale vengono aggiunte migliorie costruttive e modifiche nelle prestazioni tali da poter sentire differenza tra le mani.
Le quattro modifiche evidenti all’occhio sono la colorazione fluo, il taglio in bugna, i Loopster e il nuovo posizionamento dell’occhiello di bugna superiore.
Il colore ben richiama l’attenzione sia in spiaggia che in acqua, questo anche grazie ai colori coordinati alle tavole JP slalom, mentre il nuovo taglio in bugna evita che il boma tocchi la vela in prossimità dell’occhiello. Terza visibile differenza è la sostituzione degli occhielli in bugna coi Loopsters per velocizzare l’armo, il disarmo e avere maggiore scorrevolezza con l’utilizzo dei rinvii obbligatori su vele race.
Quest’ultima è una soluzione adottata da molti brand che presenta vantaggi e svantaggi. Per migliorare le prestazioni nel vento leggero, la EVO8 introduce l’occhiello superiore posizionato di qualche centimetro più esterno rispetto alla versione precedente, questo permette di aumentare la potenza grazie ad una maggiore chiusura in balumina e ad una postura più verticale.
In acqua la differenza si sente tra le mani. Le EVO7 erano vele molto potenti e la potenza era percepita tra le mani e sulle gambe perché la spinta era perenne e costante. Le EVO8 nelle mani sembrano meno potenti come conseguenza dell’accorciamento della bugna, ma poi ci si rende conto che la potenza e la grinta sono invariate grazie al profilo maggiormente spostato in avanti, rimane quindi una vela più facile della versione precedente pur mantenendo tutte le caratteristiche positive. Grazie alle stecche in carbonio la risposta sotto raffica è immediata e la leggerezza, tipica caratteristica NP, è garantita. Le vele sotto la 7mq mantengono una lunghezza di bugna simile al modello precedente per mantenere stabilità e velocità di punta, la chiave di volta di queste metrature è che devono volare sull’acqua con un controllo impeccabile… e così era ed è tutt’ora.
Le vele non richiedono modifiche, quindi basta srotolarle, impostare la prolunga e il boma con le misure consigliate ed entrare in acqua, questa caratteristica rende possibile al rider il divertimento alla prima uscita perché le prestazioni sono già ottime.