Stagnone, Jamakite 06.09.16
test e foto by Giuseppe Cassone
Stagnone, Jamakite, 6.9.16 – La mia vacanza siciliana con mio figlio sta per chiudersi ma tra impegni da “baby-sitter” e fughe a Levanzo senza attrezzatura, stavo quasi per far segnare un impensabile zero nella mia personale stecca del vento che, peraltro, quest’anno mi sta regalando un numero di uscite finalmente degne di un windsurfista all-season. La alla fine Trapani si è ricordata di essere la “città del sale, del sole e del vento” regalandomi una bella giornata di Grecale, lo scorso martedì 6 Settembre.
Come di consueto, con venti da NE, la spiaggia di San Giuliano a Trapani sarebbe stata la scelta migliore per le condizioni (anche di onda) ma essendo in questo periodo “infestata” da tanti lidi attrezzati, poco propensi verso windsurfisti e kiter, complice anche l’indisponibilità imprevista del mio amico Nino che mi aveva comunque assicurato che avremmo trovato un posto per uscire da San Giuliano, ho dovuto cambiare i programmi.
A quel punto ho pensato che Cornino poteva rappresentare una bella alternativa, con meno onda ma divertente. Ho mandato un messaggio al mio amico local Peppe Raia, compagno di tante uscite sotto a Monte Cofano col termico estivo, ma mi risponde che “a Cornino è brutto. C’è ancora risacca di maestrale e vento di grecale, con condizioni complicate per entrare in acqua. Io e Gano siamo venuti da Lucio allo Stagnone, raggiungici qui. E’ già da 4.5!“. “Stagnone col Grecale? Strano, non è uno spot noto per il Grecale”, penso, “ma se loro sono lì e c’è vento perché non andare?” e quindi mi avvio. Metto in macchina anche l”85 e la 4.2 (inizialmente lasciati nel box…) e mi avvio. Arrivo al Jamakite di Gianluca e Lucio verso le 12.15. Il vento effettivamente è bello teso e tra una chiacchiera e l’altra armo subito la 4.7, vedendo anche Peppe planare con la mia vecchia CHS 4Pro 4.7 2015. intanto però tornano a riva Peppe e Tano e mi avvertono che è leggermente calato, armandosi entrambi una 5.3. Nel dubbio armo già anche la 5.7 in attesa di valutare in acqua la soluzione migliore. Anzi, proprio per non rischiare, metto la 4.7 all’ombra nella rastrelliera e vado in acqua con 5.7 e il mio vecchio ma fidatissimo JP FreestyleWave 112 Pro 2006 (sì, proprio un modello di 11 anni fa).
L’acqua è incredibilmente trasparente e questo mi fa venire il cuore in gola ogni volta che passo sopra qualche gruppo di alghe che sembrano stare a fior d’acqua. Ammetto di aver pensato più volte “… sto per fare una catapultona” ma alla fine era solo l’impressione della trasparenza dell’acqua a far sembrare tutto così vicino. Dopo due ore senza interruzione, torno a rifiatare a riva. Giusto il tempo di uno snack e torno in acqua a godermi una giornata che non sembra mai finire (qualcuno è in acqua dalle 9.30/10). Tiriamo avanti fino alle 17, sfidandoci in bordi a tutta velocità in uno spot che riesce anche ad essere la palestra perfetta per coloro che vogliono migliorare la tecnica di strambata.
Dopo la classica merenda di fine surfata (e in questo ambito Peppe e Tano sono sempre più forniti di un market) laviamo e disarmiano tutto dandoci, speriamo, appuntamento per oggi pomeriggio per chiudere in bellezza questa ultima vacanza trapanese.