Old School Amateur Freestyle Contest
Al “Golfetto” di Trevignano Romano vince Matteo Antonaroli, ma il verso successo è l’entusiasmo
Nel mondo del cinema e della televisione viene chiamato “episodio pilota”, una sorta di test per mettere alla prova il gradimento del pubblico e valutarne il potenziale. E come in una delle più classiche delle commedie del grande schermo la prima edizione dell’Old School Amateur Freestyle Contest, promosso dalla Commissione Nazionale Ambiente dell’Aics (Associazione Italiana Cultura e Sport), ha avuto un lieto fine.
Un contest affiancato al progetto “Ambasciatori dell’Ambiente On Board”, che tende a sensibilizzare il mondo degli sport da tavola a stretto contatto con gli elementi naturali, con lo scopo principale del rispetto di essi e della diffusione dei valori della sostenibilità ambientale.
Il divertimento è stata la vera vittoria che ognuno dei partecipanti è riuscito a portarsi a casa. La cornice è stata quella dello Golfetto, curioso spot che si affaccia sul caratteristico paese di Trevignano Romano, lontano circa 30 minuti da Roma. Una location perfetta per il freestyle più semplice e alla portata del rider amatoriale, bacino di utenza che rappresenta il cuore pulsante del mondo del windsurf. Gli artefici di questa riuscitissima idea sono Andrea Nesi (Responsabile Nazionale della Commissione Ambiente Aics), insieme al forte freestyler romano Federico Nesi e a Roberto Da Costa, che hanno sacrificato una bella giornata di vento per “giudicare” le performance di questi “nuovi protagonisti”.
Lo spirito competitivo non è certamente mancato, d’altronde nessuno dei partecipanti voleva perdere la sua occasione, per molti la prima della propria vita, di fare bella figura e portarsi a casa la soddisfazione di sentire il suo nome a completamento della frase “passa il turno…”. Ma questa volontà è stata certamente oscurata dai sorrisi, dagli abbracci e dalle pacche sulle spalle all’amico che da anni condivide una passione infinita per questo sport, fatta di sacrifici sia economici che organizzativi.
Per una volta infatti i veri protagonisti non sono stati i campioni acclamati, quelli osservati nelle gare di Coppa del Mondo o nei video che invadono i social network e i siti internet di settore. E poco ha importato che qualcuno avesse sbagliato vela prima dell’ingresso in acqua. Si attendeva e si ripartiva con lo stesso entusiasmo. O che qualcuno abbia perso la propria batteria per una raffica presa male, un giro del vento inatteso o una manovra sbagliata.
Undici ragazzi, chi scappato dal lavoro e arrivato in camicia e chi con un giorno di ferie in meno da sfruttare con la famiglia o per una gita fuori porta. Undici ragazzi che si sono sfidati cercando di mettere a frutto anni e anni di allenamenti senza scopo, se non quello del piacere personale di migliorarsi. Undici ragazzi sorridenti e felici di stare insieme.
Ha vinto Matteo Antonaroli, ragazzo di Ronciglione (in provincia di Viterbo), che si allena nel suo lago di Vico e spesso fa tappa presso il Windsurfing Club Sa Barra prendendo lezioni da Gigi Madeddu. E’ stato bravissimo, freddo e preciso. Come se per lui fosse un’abitudine prender parte a una competizione. Ma anche per lui si è trattato di una prima volta, così come per Daniele Liguoro di Cisterna di Latina, da poco papà della piccola Mia e marito di Nadia, giunto secondo. E per Licinio Angelini, terzo classificato e vera e propria star fuori dall’acqua con i suoi divertentissimi sketch oltre che protagonista di un forward da leccarsi i baffi. Poi tutti gli altri, da Michele Lamanna, da molti conosciuto come il “Guru” per la sua costanza e capacità di trascinare gli altri a spingersi oltre i propri limiti, a Simone Pierini, Giordano Gregorig, Tonino Corazzi, Chris Daos, Alessio Ribeca, Marco Creazza e Daniele Trombetti.
Gli undici attori di questa bellissima commedia che ora attende con ansia il proprio sequel. Sperando di scrivere una bella saga che possa durare negli anni portando con sé tanti nuovi personaggi. Che per un giorno sono passati da comparse a veri e propri protagonisti degni di un oscar.
Report fotografico © Andrea Nesi/Marco Sabadello