Di padre in figlio…
di Simone Pierini
“Stavo guardando la heat di Nicolò contro Paganini poco prima di dover entrare in acqua per la mia batteria. Lo vedevo surfare bene, aveva già fatto un bel salto e sceglieva le onde giuste. Ho guardato il tabellone e non ci credevo: se lui avesse vinto e io fossi passato ci saremo trovati uno contro l’altro, padre e figlio. In attesa del suo risultato sono entrato in acqua. All’improvviso sento un boato provenire dalla spiaggia: Nico aveva superato il turno, ero al settimo cielo!”.
Matteo Spanu, uno dei più forti waver italiani, racconta così il momento in cui aveva capito che stava per sfidare il suo ragazzo. Siamo all’Oristano Wave Contest nello spot di Funtana Meiga (Oristano), ultima tappa valida per Campionato Nazionale Wave Aicw, e il local sardo era uno dei contendenti al titolo insieme a Jacopo Testa, Francesco Cappuzzo e al campione uscente Fabio Calò. Ma alla notizia che avrebbe sfidato il piccolo Nicolò, di appena 12 anni, tutto è passato in secondo piano.
Un’emozione che non solo ha contagiato gli atleti e il pubblico presente, ma anche i tanti spettatori che stavano assistendo alla gara grazie alla diretta streaming su Facebook. Sui social volano commenti, screenshot dello schermo di papà e figlio pronti a sfidarsi. Fabio Calò, in quel momento al fianco di Eddy Piana nel corso della telecronaca fatica anche a parlare per quanto stava vedendo.
“Nico, niente sconti, prendi le onde più grandi e salta più in alto che puoi”, gli ha detto papà Matteo.
Nico è emozionato, la mamma Debora che guarda dalla spiaggia lo è ancora di più. Pronti, via, e Matteo spara subito uno dei suoi marchi fabbrica, un forward ben eseguito, proprio davanti gli occhi del figlio. Nico risponde immediatamente con un bel salto.
Il pubblico si infiamma e i due se le danno di santa ragione. Scelgono dei bei set di onde e li surfano al massimo. Matteo vola ancora con un pushloop, Nico tira fuori dal cilindro un table top, manovra simbolo delle leggenda hawaiane del windsurf. Papà Matteo, vedendolo proprio di fronte a lui, esulta dall’acqua. La heat finisce qui.
Il risultato non è in discussione. Matteo è uno dei più forti waver del Paese ed è riconosciuto da molti anche a livello internazionale. Nicolò ha 12 anni e queste sono le sue prime esperienze. Ma nessuno si è soffermato sul risultato, che per una volta in una competizione non solo è finito in secondo piano, ma è divenuto un elemento assolutamente marginale.
I due maschietti della famiglia Spanu hanno vinto entrambi, regalando al mondo del windsurf i 10 minuti più emozionanti degli ultimi anni. E l’abbraccio finale è il premio più grande che papà Matteo potesse ottenere nei suoi lunghi anni di carriera.
La cronaca della gara ha regalato a Matteo il secondo posto assoluto, vice campione italiano dietro al talento siciliano Francesco Cappuzzo, degno avversario in acqua, amico fuori col quale ha già condiviso diverse trasferte e futuro di questa disciplina.
Il diciottenne di Puzziteddu ha vinto con merito il suo primo titolo nazionale. Nicolò ha conquistato il primo posto Juniores. Ma soprattutto è entrato nel cuore di tutti gli appassionati del mare e delle onde. Ora il passaggio di consegne è tutto nelle sue mani, ma con un maestro così siamo certi che nei prossimi anni questo abbraccio potrà ripetersi, magari con un vincitore diverso. Con l’allievo che batte il maestro. Per la gioia di papà e mamma e della sorellina Maddalena.
COPYRIGHT FOTO
Foto apertura: Roberto Marci/Sailing Sardinia
Foto action: Roberta Pala/Aicw
Foto abbraccio: Roberto Tavazzi