Test Tabou Twister 90 Team 2019

La lunghezza radicalmente ridotta (soli 209 cm) del nuovo Tabou Twister consente certamente rotazioni aeree fulminee e manovre radicali, ma se lo shape non fosse così ben bilanciato si rischierebbe di avere una tavola scomoda e difficile, che s’ingavona al primo chop. Invece Antony Ruenes e Fabien Vollenveider hanno sviluppato prototipi su prototipi, prima di arrivare a questa tavola quasi perfetta. La velocità e l’accelerazione sono i due fattori fondamentali per il freestyle moderno, per questo motivo la tavola ha un rocker basso che diventa piatto vicino alla poppa per una veloce accelerazione. Inoltre l’outline è dotata di winger vicino la poppa per avere più stacco. La larghezza nella sezione centrale, combinata con la piccola poppa, crea una piccola onda sotto la tavola quando si spinge sul piede di poppa, che si comporta come una rampa per staccare più facilmente anche con vento più leggero. Infine una profonda V con bordi squadrati rende questa tavola molto permissiva durante le rotazioni. Il Twister 90 Team vanta straps e pads ulteriormente migliorati rispetto agli anni passati così come l’ottima pinna in G10 Sashimi II da 19 cm, che si adatta perfettamente all’uso della tavola.

In acqua, dopo una prima fase di adattamento per trovare il giusto trim di straps e track (entrambi abbastanza arretrati), ho potuto apprezzare sia l’enorme agilità e facilità nelle rotazione aeree che la prontezza di planata e la velocità di punta fondamentale, per chiudere le nuove manovre freestyle. Controllo aereo e rotazioni sono davvero incredibili durante manovre tipo Shaka e Ponch, con grande stabilità e mantenimento della planata durante i passaggi sottovela propedeutici a tutte le manovre “new school”. La particolare prua a forma di diamante e piuttosto “rialzata” evita pericolosi ingavonamenti e permette un uso della tavola anche in condizioni freewave e wave sino ad un metro e mezzo. La tradizionale costruzione carbon-kevlar doppio sandwich ci consegna un Twister Team molto resistente agli urti e ovviamente leggero, rigido e reattivo ad un prezzo neanche troppo esorbitante…

NB: clicca sull’immagine sotto per leggere il test in alta risoluzione

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