Test JP MAgic Ride 119 Pro 2020
Arrivato alla sua terza generazione il JP Magic Ride è diventato in questi anni uno dei più importanti best-seller mondiali, grazie alla sua facilità e ad un uso divertente per qualunque livello di rider. Lo shape, aggiornato con il chiaro obiettivo di esaltarne ancor di più le sue qualità, è quello di un wide-freeride, cioè uno shape che rispetto ad un freeride di pari volume si presenta più largo e più sottile. In linea con i modelli precedenti, lo shaper Werner Gnigler, ha evitato di estremizzarne la larghezza, riducendola di un cm e allungandone leggermente la lunghezza. Rispetto al 119 dello scorso anno, è stata modificata la poppa che è stata allargata per chiudersi squadrata a diamante. Queste modifiche sono proprio alla base della differenza di comportamento del nuovo modello. Abbinato alla pinna 38 in G10 di serie e con la novità delle straps su cui sono stampigliate le tacche di riferimento per settare la larghezza al millimetro, il Magic Ride 2020 perde un po’ della sua proverbiale maneggevolezza per guadagnarne in velocità, direzionalità e controllo nel vento forte. Un freemove un po’ più freeride di prima che però mantiene la sua incredibile attitudine alla planata anticipata.
I modelli Pro Edition come questo testato, adottano la scassa power-box rinforzata per il foil per un perfetto abbinamento al NeilPryde Wind-Glide o ad altri foil power-box. In un utilizzo freeride il Magic Ride ha confermato la sua incredibile accessibilità che garantisce divertimento fin dal primo istante. Specialmente grazie al fatto che plana all’istante senza alcun bisogno di un approccio attivo da parte del rider. L’abbiamo fatta provare ad un amico che appena sceso ha detto: “sei subito abbracciato da un confort assoluto e inizi a planare senza alcun sforzo”! Oltre alla versione Pro, c’è anche la versione più economica in Full-Wood Sandwhich (FWS) e la Entry-Level in Epoxy-Sandwhich (ES), nelle misure da 99 a 159 con step di 10 litri. Inoltre, è presente anche la versione “Family”, (139 e 149), ricoperta interamente in EVA e con derivetta centrale, che diventa un’ottima tavola per avvicinarsi alle planate e all’uso di strap e trapezio, e ne estende l’accessibilità a tutta la famiglia.
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