Fly NeilPryde, l’ala wing che mancava
C’era da aspettarselo, un top brand come NeilPryde può solo giocare da protagonista, in un ambito giovane ma in forte crescita come quello del Wing. In questo contesto arriva la FLY NeilPryde, la prima ala da Wing del brand. Con le tavole JP Australia e con i foil della stessa NeilPryde, adesso il gruppo PGG ha integrato la sua ampissima gamma, con quello che probabilmente era l’unico prodotto che mancava.
Era una mossa che tanti attendevano. L’attesa è stata lunga, perché si è preferito dedicare la giusta attenzione alla fase di sviluppo. Dopo 2 anni, sotto la supervisione di Nils Rosenblad (già in passato sail designer di NeilPryde) è stato presentato il progetto FLY che racchiude interessanti feature tecnologiche.
Alla base del progetto c’è l’High Lift Coefficient. Ogni misura è stata disegnata per accentuare il lift e ridurre l’attrito, massimizzando l’efficienza rispetto ad altre ali di misura uguale. Ne guadagna anche il confort generale.
L’ala è molto larga e il diedro del profilo frontale evita che i tip dell’ala si immergano in acqua. Il profilo è molto stabile grazie alla tensione che si crea sul tessuto, rendendo semplice la gestione del volo a qualunque angolo di attacco. Il bordo d’uscita, lasco a prima vista, assume il profilo molto piatto quando spinto dal vento, non facendo perdere in controllo, anche sotto le raffiche più fastidiose, anche grazie alla presenza delle stecche integrate in composito.
La posizione delle ergonomiche maniglie è stata studiata per rendere più efficiente la fase di pompaggio e per permette di tenere l’ala lontano dal corpo, senza particolari posizioni innaturali dei polsi. Le camere d’aria sono 2 separate, una per il tubolare frontale e una per quello centrale delle maniglie. Altre caratteristiche come le valvole o la sacca abbinata, nascondono interessanti chicche che possono essere approfondite sul sito NeilPryde.com insieme a tutti gli altri dati tecnici.
Per ogni dettaglio e approfondimento visitate la pagina FLY NEILPRYDE